Tendine, geografia, trasferte, matrimoni e salti in autogrill

“Se qualcosa può andare male, lo farà.”

Ecco cosa recita la legge di Murphy.

Ne abbiamo avuto una dimostrazione secca in questo weekend.
Partiamo da Pavia, un’auto, tre fotografi, io Lucia e Giulia, 7 macchine fotografiche.
Dopo un viaggettino di circa 8 ore giungiamo a destinazione: Teramo, nella Marche come sostengo per 600km finchè il cartello “Abruzzo” fa si che mi risvegli all’improvviso pregno di tutta la mia ignoranza. Abbiate Pazienza, ho fatto  l’istituto tecnico. Cinzia, se stai leggendo questo post, abbi misericordia di me.

Beh, tutto bene, niente bollino nero, tempo clemente, alloggio perfetto. Teramo ci sembra una città tranquilla, molto carina e ospitale. Tipicamente marchigiana.

Dove stanno allora le cose andata male?

Pronti via, durante la cerimonia incrocio lo sguardo allucinato di Lucia: occhi pallati tipo Schillaci ai mondiali quando non gli hanno fischiato il rigore.
Penso di aver scazzato gli anelli, essermi perso l’entrata, scenari apocalittici.

Più banalmente le si è staccato lo specchio della 5D. Pfui. Domani è in camera service, tempo di un caffè ed è a posto.

Sciabolo fuori tipo excalibur una Mark II dal fondo della borsa e come se niente fosse.

Ma è solo l’inizio.

Una settimana fa decido di aggiornare il firmware dei dei miei fidi Pocketwizard. E’ una storia d’amore tra me e i ragazzi. Il firmware promette di renderli più prestanti, veloci, potenti e di donare a me bellezza e vita eterna. Sulla storia della bellezza la vedo dura, alla vita eterna potrei farci un pensierino. Tant’è che aggiorno.
Reset e testo e tutto pare a posto. Ma ecco che durante l’aperifotivo, i primi segnali di qualcosa che non va. Il trasmettitore non triggera, oppure triggera ma non parte il flash. Cose strane.
Torno a casa indago tipo CSI ma non trovo nulla. In rete c’è uno che ha il mio stesso problema e che sta per farsi donna. No, intendo il problema con i pocketwizard.

Non c’è mezzo tornare alla versione precedente del firmware, ma dopo molto indagare, arrivo alla conclusione che il problema è piuttosto con una 5d. Fiducioso di avere risolto, ripongo tutto in borsa e via.
Ecco però che siamo a  Rocca di Civitella, un posto spettacolare, con i ragazzi che aspettano di fare foto spettacolari in un giorno spettacolare. Ed ecco che puntualmente i PW decidono di non trasmettersi la benchè minima informazione. Sangue freddo e luce naturale. E qualche migliaio di combinazioni di accensione e spegnimento che riportano in vita i ragazzi. Lascia tutto com’è  e porta a casa.

Passati i fumi del nervosismo ci spostiamo in location. Ed ecco che tuttendetratto il tanto temuto “Err 99” di Canon!!!

Pesavo fosse una leggenda urbana: “Se non fai il bravo ti esce Err99…”, “Si era un bravo ragazzo ma gli è uscito Err 99. Ha ricevuto una strana telefonata e dopo 7 giorni…”

Invece succede. Vera-Veramente come cantava Lia de Bahia. Ai matrimoni. Dopo che ti è già successo altro.

Self control, alla Raf. Spengo riaccendo. Tutto  a posto. Scatto. Err99 ormai è amico mio, non mi spaventa più. Quello che mi fa gelare il sangue è il rumore di ingranaggi che si sdentano, ferraglia che stride. Tolgo l’ottica, alzo lo specchio e questo è l’agghiacciante visione che mi si presenta:

Cosa e come sia successo alla tendina dell’otturatore è roba da indagatore dell’incubo. E onestamente preferisco non saperlo.

La morale della storia è che siccome la sfiga esiste e ci vede benissimo, devi essere preparato ad affrontarla.
E questa è per tutti quelli che mi prendono pel kulo quando dico che mi porto in giro 4 corpi macchina e 13 kg di borsa.

Alessio e Chiara? Non si sono accorti di (quasi) nulla, credo. Di sicuro non ci hanno rimesso nulla.

Ma questo non dipende sicuramente da me:

 

Lucia Rompe anche un sandalo e Giulia comincia a fare scongiuri strani ma a questo punto restiamo anche tutti e tre a piedi nudi che è robetta. Abbiamo visto in faccia il maligno e ne siamo usciti.

Al solito è stato un grandissimo matrimonio. Rientriamo, intelligentemente e diversamente non potendo, partendo la domenica mattina dell’ultimo weekend di agosto. Ma all’ultima sosta in autogrill ci dimostriamo ancora tonici: all’11imo autoscatto riusciamo a beccarci tutti in aria.

Poi qualche aria ce la diamo pure da soli:

16 commenti su “Tendine, geografia, trasferte, matrimoni e salti in autogrill

  1. Concordo assolutamente con le tue non " paranoie", proprio da quando anche a me volò via lo specchio alla 5 d e solo per miracolo un mio amico ne aveva una sul posto. Non era una cerimonia ma la lezione servì

  2. è un difetto noto. si scolla a tutte. nessuna esclusa. la canon me lo riparò gratis ben oltre i due anni di garanzia.
    è il collante dello specchio che cede. probabilmente lo specchio essendo più grande del solito trova più resistenza e cede. quando successe a me mi prese un colpo, anche perchè non si vedeva più nulla nel mirino neanche 😀

  3. l’unica cosa che definisce un pivello come tale è il risultato che ottiene, non il modo in cui utilizza un mezzo. il flash sulla macchina mi ha salvato in diverse situazioni.

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