Per non annoiare i meno avvezzi alla lettura, c’è subito uno slideshow ma in fondo c’è una simpatica storiella che potresti leggere invece di stare su tgcom.it
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Quando quel cinese del mio collega che faceva tutto quanto si è licenziato mi sono trovato nelle canne. Perchè fondamentalmente ero stato assunto per espletare mansioni sulle quali non avevo la benchè minima competenza. A parziale mia discolpa, questa volta ero stato sincero in sede di colloquio: “Non sono un dba…”.
Ma da qualche parte sul CV avevo scritto Oracle e quindi dopo un: “Ma si, una bella rinfrescata” e due mesi di preavviso venivo catapultato nel magico mondo della database administration.
Il primo giorno di lavoro, mentre sono lì che navigo siti a caso (non esisteva ancora feisbuch) arriva uno di corsa e mi fa: ” C’è una tablespace piena!”
“Eh?” gli faccio io.
“C’è una tablespace piena” mi ripete pensando che non abbia sentito.
In realtà ho sentito benissimo e penso:” Catz’è una tebolspeis???”
Poi il tipo che dalla cravatta o è uno di Accenture o è un pezzo grosso si agita e mi dice che ci sono depositi fermi e camionisti infuriati e pesce avariato.
Nonostante mi fossi dato non più di due settimane di sopravvivenza in quel posto ci sono rimasto 4 anni e probabilmente altri ci sarei rimasto, fino alla consegna dell’orologio d’oro se a un certo punto non avessi picchiato la testa e deciso di fare altro.
Sono quindi diventato Oracle Database administrator e Unix System admin con l’aiuto di uno strumento tecnico-formativo di alto valore: il sig. google.
Vado quindi su gugol e scrivo tebolspeis e lui che sa le lingue, prontamente mi suggerisce: “Volevi forse cercare Tablespace?”
Ah, si , quello bravo.
Mentre sono a pagina due del manuale di Oracle il tipo torna dicendo grazie grazie tutto a posto.
Divento eroe nazionale, impiegato del mese, vinco il camicie bianco privilegio degli operatori di sala macchine assunti nel ’74. Il mio capo acquista fiducia e tutto il mio cazzeggiare pare essere carico di lavoro.
Ecco che quindi si rende INDISPENSABILE la presenza di un consulente. Chiaro, non è che posso allargare tablespace tutto il giorno. Così prendiamo Max a darci una mano, esperto DBA. Esperto quanto me 😀 Così lui allarga tablespace e io faccio export del database, import del database, export import, import export.
Se non altro quando mi chiedono che lavoro faccio, dico che mi occupo di import-export.
In mezzo c’è tutta una storia per cui Max senza sapere mi presenta la ragazzina con cui 14 anni prima giocavo a pallavolo che poi diventerà mia moglie, la mamma di Andrea e la quasi mamma di Valentina. In mezzo ci sono anni di abusi fatti e subiti dal povero max che è stato oggetto di lanci di coltelli, forbici e tagliacarte, è stato più volte rinchiuso in armadi, scatoloni e quant’altro ed è entrato spesso in contatto con i più diversi liquidi corporei dei colleghi.
Vengo però al dunque della fazenda: Max si è sposato.
E quale migliore occasione per me di introdurmi in camera sua per lasciargli in ricordo frammenti di me sul cuscino che offrirmi di essere il fotografo ufficiale della manifestazione?
Qui sotto c’è un anteprima della giornata. Max, la splendida Silvia, un cornice degna di un matrimonio di classe e degli ospiti che hanno tenuta viva una vera festa!
Rinnovo le congratulazioni ai ragazzi! Però max mi devi dire come hai dormito quella notte!
Cerimonia: Palazzo Trotti, Vimercate (MB)
Ricevimento: Tenuta Olmetta, Osio Sotto (BG)
Papi mi fai sempre pelare!!!!!!!!!!!! 😀
Per questo ti ho sposato… oltre al fatto che sei bellissimo e ricchissimo 😛
E io che pensavo mi avessi sposato perché oltre ad essere bellissimo, ricchissimo e simpaticissimo ho una grossa… personalità!