Un posto in cui la gente dice il direttore o usa parole come ditta credo sia terreno fertile per la crescita di una patina di muschi e licheni sul cervello di una persona.
Basta poco però per capire quanto il rischio di costruirsi una piccola realtà attorno sia presente.
Ci sono un sacco, UN SACCO, di persone che vogliono cose diverse. Gente che NON vuole un lavoro fisso. Che non vuole essere assunta. Che non cerca il posto fisso, lorologio doro.
Gente che non vuole vincolarsi e vuole tenersi sul mercato. Gente che conosce il proprio valore e fa delle scelte precise.
Spesso vediamo le cose da ununico punto di vista. Spesso abbiamo la presunzione di sapere che la strada giusta sia quella che stiamo seguendo, anche quando ci sembra che ci stia portando dove non vogliamo.
Cercate di vedere le cose da fuori.
Lo dico soprattutto per i miei ex-colleghi che fuori lo sono già di loro 😉
E siccome un post senza una foto non vuol dire nulla tiè: Happy new year!
per la mia esperienza le “ditte” più pericolose sono quelle dove il capo è “l’ingegnere”.
e ci ho anche lavorato.
una volta durante una pausa di lavoro mi avvicinai ad un capannello di colleghi in mezzo a cui c’era l’ingegnere, che poi era il presidente della società. stava raccontando non so cosa.
quando fui parte del capannello l’ingegnere lanciò un’occhiata sdegnosa all’amministratore delegato, che si affrettò a riassumere “l’ing. ci sta raccontando di quando ha iniziato la sua carriera nel settore meccanico, prego ing. continui pure”.
ero allibito.
ma in fondo esistono tanti inferni diversi ed ognuno si sceglie quello che più gli aggrada.
una domanda: ma non si scrive “eppi niù iear”? boh….
Io all’orologio d’oro ci credo!!!!
Hey!! Come al solito ci sorprendi!!