A chi non è capitato?
Una cugina di secondo grado, un ex collega.
Un amico d’infanzia, la sorella della ex.
Prima o poi qualcuno vi chiede di fare da fotografo alla propria cerimonia di matrimonio.
Supponendo superata senza danni la fase più operativa della faccenda, ve ne tornate a casa con le vostre due belle schede da 1gb e passate la vostra settimanella a scremare, croppare correggere livelli etc.
E poi?
Stampare e imbustare nel primo album che capita? Lasciare che se le imbustino gli sposi di ritorno dalla Patagonia?
Si beh, è una possibilità ma il vostro ego non ve lo consentirebbe mai.
E allora basta andare su Amazon e fare una veloce ricerca nella sezione libri: Wedding Album.
Scelta, ordine e ualà, in 15gg il libercolo è a casa vostra.
Tra i bestsellers della categoria spicca “Photographer’s guide to wedding album design and sales“.
Ma come, è in inglese!
E lo so, ma se siete come me che guardate le figure va benissimo.
In realtà il testo è una raccolta di testimonianze ed esperienze di un certo numero di fotografi, ciascuno col proprio set di album e con qualche esempio significativo.
I consigli sono buoni anche se a volte qualcuno risulta scontato.
Il testo poteva essere forse molto valido qualche anno fa.
In realtà già molti fotografi utilizzzano quelli che vengono chiamati album “digitali” e molte delle idee proposte si possono vedere a “La sposa in fiera” o “Gli sposi e la casa”.
C’è poi quel “sales” che presuppone un pubblico che del testo stesso ne faccia un uso abbastanza commerciale.
I circa 15 del prezzo di copertina sono più che adeguati al contenuto.
In fiera però si entra con due o tre euro.